Che cosa dire? Ho deciso di imbattermi nella visione di questo capolavoro perché, in effetti, mi serviva per la scuola. Non sono mai stata così contenta di un compito scolastico.

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[Leonardo DiCaprio e Carey Mulligan in una scena del film]

The great Gatsby – il grande Gatsby, il magnifico Gatsby – è un film toccante, commovente, profondo, una cacofonia di colori ed emozioni, confuse ma possenti, inspiegabili e incontrollabili. È l’emblema della società, una pallida e ipocrita ostentazione di ricchezza, una facciata, una mera maschera usata per coprire una vita di stenti, travagli e solitudine. Una vita fatta di speranze, di sogni e di immaginazione che fa capire quanto il riporre la propria completa – e sottolineo completa – fiducia in qualcuno possa portare alla rovina. Come l’attesa, piena di aspettativa, dell’altro, porti soltanto delusioni.
È un palese esempio di solitudine, perché si nota la sostanziale differenza tra la vita e la morte, la differenza tra gli opportunisti e i veri amici.
Anche le apparenze, contano, tanto che Fitzgerald mette a nudo il comportamento della gente del tempo, poiché sottolinea perfettamente la volontà di mantenere una dignità e un rigore sociale, tanto da arrivare a incolpare un innocente di tutto ciò che da loro stessi era stato commesso, pur di non rovinare la propria reputazione. Tanto, i morti non parlano.
E morire con la consapevolezza di essere stato a un soffio dal proprio sogno proibito può essere una vittoria come un eterno rimpianto, qualcosa di cui si soffrirà la mancanza nonostante non si abbia mai avuto, perché sarebbe come riuscire ad afferrarlo e farselo scivolare tra le dita un momento dopo. Come sorridere prima di morire per la realizzazione di questo sogno e poi ricordarsi che, effettivamente, si sta morendo, e che tutto andrà perduto.
Ma è meglio morire con una consapevolezza errata che con la certezza che la persona per cui hai vissuto, per cui hai fatto ciò che hai fatto, per cui ti sei sacrificato, a cui hai dedicato la tua vita, i tuoi anni, i tuoi sforzi, in realtà non ti ama, ma fugge da te alla prima difficoltà.

Il passato non si può ripetere.

[Spoiler]
Perciò, Gatsby è morto con il nome di Daisy sulle labbra, quando invece la telefonata da parte sua, quella che con tanto amore attendeva, non arriverà mai. Sarà quella di Nick, invece, unico vero amico di Jay. Ma lui, questo, non lo saprà mai. Lui sarà per sempre convinto di aver rischiato di cominciare la vita che aveva sempre sognato di vivere.
[Fine spoiler]

Devo ammettere che DiCaprio ha superato se stesso nell’interpretazione del suo personaggio, davvero una performance degna di un Oscar. Peccato che non sia arrivato. Ho sentito perfettamente tutto quello che sentiva anche lui, Leonardo è riuscito a coinvolgermi appieno all’interno della storia. Davvero un adattamento magnifico del famoso libro del signor Fitzgerald. Il libro è degno di lettura, il film è degno di visione.

Due capolavori altamente consigliati.